MERCI PERICOLOSE: COME SPEDIRE LE VERNICI
Come imballare le merci pericolose: categorie e normativa
Quando si trasportano merci pericolose, è necessario conoscere la normativa di riferimento e le prescrizioni che prevede per ciascun materiale. Questo vale per i farmaci, per determinati alimenti e per le merci come batterie e vernici, che se non vengono imballate nel modo giusto possono causare gravi danni a cose e persone, oltre a multe molto salate.
In generale, la legislazione europea elenca in modo tassativo le merci pericolose in ben 13 classi, associando a ciascuna uno specifico pericolo. Tali norme sono contenute in svariati accordi che si differenziano in base alle modalità di trasporto, ciò significa che per le ferrovie si parla di Accordi RID, per la strada gli Accordi ADR e gli ADN per la navigazione.
ADR trasporto: tutto quello che c’è da sapere sul trasporto merci pericolose
Per conoscere tutte le norme che regolano il trasporto delle merci pericolose, bisogna conoscere “l’Accordo Internazionale per il Trasporto Merci Pericolose su Strada” che è stato approvato da ben 45 Paesi del mondo ed è attivo già dagli anni ’60.
L’accordo prevede ben 17 articoli che vengono integrati e aggiornati ogni 24 mesi, nel rispetto delle nuove tecnologie e delle nuove modalità di trasporto.
Basti pensare che l’accordo “ADR trasporto merci pericolose” è fondato su una serie di “raccomandazioni ONU” che un gruppo di esperti ha elaborato e sottoposto ad approvazione da parte del Consiglio Economico dell’ONU.
Per questo l’intero testo di legge contempla:
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- la tassativa classificazione merci pericolose
- mezzi di prova
- regole di costruzione e prova di idoneità di cisterne e imballaggi
- etichettatura e marcatura colli
- marcatura, placcatura e struttura automezzi che le trasportano
- documenti da allegare alle merci pericolose
- modalità di utilizzo degli automezzi e formazione degli autisti
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Si tratta di disposizioni che contemplano gli obblighi da rispettare di tutti i soggetti coinvolti nel trasporto: dallo speditore al trasportatore, dal caricatore all’imballatore passando per il riempitore fino allo scaricatore. Una serie di movimenti e controlli attenti che devono seguire un iter specifico in nome della sicurezza e del rispetto dell’ambiente e dell’incolumità personale.
In modo esemplificativo, lo speditore viene identificato nella società di trasporto che si fa carico del viaggio delle merci pericolose per conto terzi o per conto proprio e si differenzia dal semplice trasportatore, che effettua il trasporto indipendentemente da un contratto. Mentre il caricatore è l’azienda che carica le merci pericolose nelle cisterne, nei container o su un veicolo a ciò destinato.
Quest’ultimo soggetto carica merci già imballate, poiché la fase dell’imballaggio è affidata a terzi che vengono definiti imballatori, mentre coloro che riempiono i colli su container sono i riempitori, che a loro volta si differenziano dagli scaricatori, che provvedono a estrarre la merce pericolosa dagli autoveicoli per la consegna.
Come si evince dall’elenco, quello del trasporto è un lavoro particolarmente meticoloso che necessita di specifica formazione, competenza, disciplina e professionalità. Basti considerare che l’inosservanza di una delle norme previste comporta sanzioni amministrative che raggiungono gli 8.000,00 euro oltre alla sottrazione di punti dalla patente.
Cosa prevede la normativa per le batterie e le vernici
Quando si parla di vernici si fa riferimento allo smalto per unghie, alle vernici generiche e ai gel a base di solvente: in questi casi è necessario collocare ogni contenitore in un imballaggio esterno e ben resistente da imballare e imbottire in modo da fissarlo, impedendo di rompersi. La ratio della norma riguarda la predisposizione di misure idonee a evitare il perforamento, la rottura e la perdita del loro contenuto al di fuori dell’imballaggio. Anche l’etichettatura riveste un ruolo fondamentale, tanto che la norma prevede l’indicazione della sigla ID8000 e il codice UN 1263 con la specifica di materiali relativi a vernici.
Un discorso a parte va fatto per le batterie, che devono essere differenziate in base al materiale di costruzione:
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- “batterie al litio metallico o con ioni di litio”, per le quali è richiesta protezione contro i cortocircuiti mediante imballaggio resistente e rigido, per evitare il movimento interno e dunque l’attivazione in via accidentale. Per questo, ciascuna confezione può contenere al massimo due batterie installate o 4 celle per un peso di 5 kg ogni confezione. La legge richiede una potenza in wattora che non può oltrepassare i 100 Wh o i Wh per cella inserendo il Codice UN3481 PI 967 e senza alcuna etichettatura.
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- “Batterie agli ioni di litio alcaline in metallo”, che richiedono il trasporto solo di merce nuova e imballata nelle loro confezioni basiche, avvolte individualmente con i tappi e inserite in scatole con appositi cuscini, per evitarne i movimenti e l’attivazione. Non è previsto un volume massimo né una specifica etichettatura o codice UN.
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- “Batterie litio metallico legate all’apparecchiatura”, che devono essere contenute in un imballaggio rigido e resistente e inserite in una confezione che riesca a tenere ferma la merce pericolosa, per impedirne l’attivazione e dunque un cortocircuito. Anche in questo caso l’ADR contempla specifiche prove, per verificare il numero massimo che ogni confezione può contenere (non più di 4 celle o 2 batterie per un totale di 5 kg). Mentre il Codice UN da inserire è UN3091 PI 970, anche senza etichettatura aggiunta.
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Comprendiamo bene che non è sempre semplice seguire tutte le regole previste dalla normativa, per questo l’azienda “Mattolini“ mette a disposizione la sua esperienza e comprovata professionalità per fornire ulteriori chiarimenti o suggerimenti, al fine di procedere a un trasporto merci pericolose nel pieno rispetto dell’ADR e al riparo di danni e sanzioni.